venerdì 3 settembre 2010

I due diplomi racconto breve

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I due diplomi
di ines
Categoria: altro - (sezione Mantova)
Pubblicata il 26/11/2006, redatta il , ultima modifica 02/10/2007
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La signora Biondi ?? Buongiorno . Mi manda il prof. Parenti" .
" Si , ricordo , è qui per ritirare i due diplomi di laurea . Provvedo subito " .
Fredda cortesia professionale in un volto serio ,senza espressione . Si dirige verso una scrivania zeppa di scartoffie . Con grande efficienza sbriga le pratiche burocratiche e dopo pochi minuti mi porge i certificati senza profferire parola .
La ringrazio abbozzando un timido sorriso e vado via sollevata .
" Però ,che potere questo prof! Chissà che fila avrei dovuto fare senza la sua mediazione !"
Nessuna meraviglia ! Questa è l’Italia , l’Italia della tangenti,delle bustarelle ,
delle conoscenze importanti ,
Chi sei ? Il mio nome è ininfluente , un puro suono , vuoto di valore . Le parentele altolocate , le amicizie importanti ,i nomi altosonanti , quelli si,che contano .Io non sono nulla per me stessa .
Sarebbe il caso di abiurare il nome lasciando soltanto una sigla a ricordo di quel pizzico d’individualità che rimane nascosto in noi , in me.
Sono amica di , figlia di , moglie di .Che amarezza !
Maschere , maschere , attori che calcano il palcoscenico del mondo.
Quanto è ancora attuale Pirandello !
Con i due pezzi di carta in mano , copie di originali smarriti , mi dirigo velocemente verso la stazione metropolitana .Devo correre a scuola . I miei studenti mi aspettano . Il pensiero va ai due cartoncini arrotolati nella mano .Sono leggeri , eppur mi pesano .Due mattoni grevi di carta , otto lunghi anni della mia vita . Anni di duri sacrifici , di studio notturno , di pesante lavoro in casa , la famiglia , il marito , prima un figlio poi l’altro , nessuna evasione mi è permessa,pur di ottenere l’indipendenza economica ,l’emancipazione dal marito ,pur di ritrovare l’identità perduta in anni di vita vicaria .
Moglie di , madre di, amica di mai Io, Io , Io .
Come pesano ! Le sofferenze , i sacrifici , le umiliazioni , gli affanni di lunghi penosi anni sono in questi pezzi di carta , che amo e odio con uguale intensità .
A scuola , sola , in attesa dell’inizio della lezione, un pianto irrefrenabile, liberatorio , unico consapevole compagno delle mie sensazioni ,lava via la vergogna sofferta dell’annosa inettitudine lasciando filtrare uno spiraglio di luce ,di speranza .

Ecco , l’indipendenza economica agognata ,l’emancipazione, l’io ritrovato .
Allora cos’è questo smarrimento , quest’incertezza, quest’insoddisfazione ?
L’io ritrovato ? Non lo riconosco . Non m'appartiene .
Dove'è la fanciulla che sognava l'amore , la condivisione, le gioie di una famiglia unita ?
I sogni ancora costretti nello scrigno buio dell'animo attendono invano uno spiraglio .

Un’anima senza volto, smarrita depone i due diplomi nel cassetto .
Chi sono io.?Non ho risposte .
"Prof, che fa ? La stiamo aspettando . Ha portato i compiti ?." Un sussulto. Asciugo furtivamente le lacrime ferme sulle guancie , abbozzo un sorriso
" Ecco ragazzi , arrivo , arrivo".
Ma si : Ora vedo . Una strada da percorrere, lunga ,tortuosa e buia ,una strada a ritroso alla ricerca dello scrigno smarrito.
Riprendersi i sogni , volare,.ricominciare a vivere . Chissà..

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