venerdì 3 settembre 2010

A tu per tu con l'anima Riflessioni dopo il centering exercise 26-11-05

A tu per tu con l'anima
Riflessioni dopo il centering exercise 26-11-05

Ho appena finito di ascoltare il silva ultramind centering exercise . Sono convinta che ripetendo ogni giorno questa meditazione qualcosa cambierà . Sono convinta del mio scopo finale.Perseguo da anni un obiettivo che ha dato senso alla mia vita presente e futura .Quando iniziò la solitudine fisica nel 1994, avvertii contemporaneamente una struggente solitudine interiore , un vuoto dell'anima. .Sentimenti di frustrazione, di insoddisfazione , complessi di inferiorità , sensi di colpa flagellavano il mio essere mettendo a nudo la mia nullità .Priva di uno scopo per cui valesse la pena di vivere, ero una barca senza timone nè timoniere che andava alla deriva e passivamente si lasciava guidare dalle correnti emotive che la trascinavano ovunque e in nessun luogo allontanadola sempre più da sestessa .Un'aliena nel deserto della vita , dell'anima .
.Il complesso di inferiorità mi lacerava più di ogni altro. Sentivo di essere una nullità e non l'accettavo . Volevo essere una buona insegnante , la migliore , facevo in modo di essere sempre superpreparata in classe per guadagnare apprezzamento e stima dai ragazzi e dai colleghi . E li avevo ottenuti .
Ma si trattava solo della cornice . Il quadro invece , racchiuso nella camera oscura del profondo rappresentava il volto triste, emaciato di una donna spenta , senza vita , rughe lo solcavano profonde come ferite inguaribili .
L'anima malata aveva contaminato il corpo , che infine aveva aggredito se stesso con un'assurda malattia autoimmune . L'alibi per lasciare la scuola , per lasciare un lavoro di cui temevo di non poter essere più all'altezza, un lavoro non più gratificante , ma penoso , frustrante Non accettavo le mie lacune , la mia timidezza,l'orgoglio per mascherare una personalità immatura ( che solo oggi sappiamo essere quasi sempre frutto di traumi infantili , frustrazioni adolescenziali e lacune educative genitoriali ).
La lettura famelica di testi psicologici , la frequenza benefica di un corso di psicosintesi furono l'input che m'indussero ad esplorare l'io rinchiuso munita di una grossa torcia in grado di illuminare gli angoli più oscuri e permettermi una visione più chiara del mio essere . Volevo scoprirmi , mettermi a nudo con feroce onestà , tornare alle radici , riaprire le piaghe ancora sanguinanti ,per tentare una medicazione efficace , in grado di restituirmi integro il mio IO perduto .
Il primo obiettivo chiaro: riprendere in mano , nelle mie mani la MIA VITA . Contribuire alla maturazione della mia personalità, tentare di colmare le gravi lacune cognitive e psicologiche , per stare meglio con me stessa , con la famiglia , con i vicini , con l'umanità intera .
Dare amore ma anche riceverne .Si lo ammetto, sento l'esigenza di riceverne , mi mancano le coccole e le affettuosità che solo un compagno potrebbe darmi .Non posso nascondere al mio cuore il vuoto d'amore . .Sono sola , non ho un compagno , non ho amici .Non sono capace nemmeno di costruire relazioni di amicizia .I miei sforzi si disperdono nel nulla.
Eppure mi sono occupata della gestione della casa e della famiglia con impegno e responsabilità allevando i miei figli al meglio , mi sono impegnata seriamente per conseguire una laurea che mi ha permesso di contribuire al benessere economico della famiglia . Ho dato tanto agli altri trascurando però me stessa , la mia crescita e maturazione ( a parte la laurea , presa studiando di notte , senza partecipare attivamente ,e sotto notevole stress.) E' la consapevolezza della mia immaturità nonostante tutto che mi provoca questo senso di grave frustazione , di incompletezza . Vorrei fare qualcosa , riempire il vuoto .Ma ho difficoltà .
Sono dispersiva , terribilmente dispersiva .E' il mio carattere .Non riesco a modificarlo eppure si parla tanto della flessibilità del cervello ".Noi siamo ciò che pensiamo e se pensiamo negativo, saremo negativi ."
Provo a pensare diversamente .
Non sono una nullità , ma è un fatto che sono dispersiva . Come migliorare ? da cosa dipende la dispersività ? Mancanza di concentrazione su un unico obiettivo ?Forse .Insicurezza ? Incapacità ?Forse.
Vero è che spesso divergo dai miei obiettivi per approfondire una nuova idea , una sorta di preparazione alla scrittura, ma riflettendo più attentamente , mi rendo conto che la dispersività è dovuta anche alla mia stanchezza fisica e psicologica , alla frustrazione di una vita onerosa e priva di gratificazioni , alla mia mancanza di fiducia in me stessa alimentata da chi mi mi è stato accanto , alla mancanza di libertà , non solo da impegni casalinghi , ma anche dalle pressioni familiari . Credo che se fossi stata sola sarei riuscita a completare ciò che mi sta a cuore .Forse. P. quando doveva scrivere un libro , si rintanava nelle sue stanze per non essere disturbato oppure si allontanava da casa drasticamente dopo un litigio ( l' alibi ) per un periodo più o meno lungo dimenticando di avere una famiglia . Gestione della casa e dei figli sono sempre stati mie responsabilità e continuano ad esserlo .
No , non voglio arrendermi .

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