venerdì 4 giugno 2010

Vuoti del cuore 3

Era ancora presa dalle sue pene d'amore, quando un giorno ,entrando in aula , vi trovò un giovane insegnante che indossava una tonaca.
Il professore titolare di filosofia ,per motivi di salute ,sarebbe stato assente l'intero anno scolastico , e quel giovane insegnante era il suo supplente .
Non era nè bello nè alto,ma la tonaca nera che copriva il corpo , gli dava un'aria di mistero e di fascino che conquistò l'intera classe , soprattutto le "irriverenti" studentesse della quarta B , che stravedevano per lui e, dimentiche della toga ,azzardavano commenti sfrontati e "scandalosi " sul suo profilo greco, sulla bocca sensuale e il sorriso affascinante .
Solo Sylvia stava in silenzio, appartata nell'ultimo banco, assorta in ben altri pensieri..
Strano che le ragazze non facessero attenzione alla tonaca e al suo significato!
Che il prof indossasse una veste nera era ininfluente per le studentesse progressiste: " Il religioso è pur sempre un uomo , la sua professione non lo rende impotente, quindi è papabile come ogni celibe che si rispetti. In fondo,sia in Europa che nel mondo , altre religioni ammettono il matrimonio dei loro adepti .Quindi il veto cattolico costituisce solo una regola , eretta a dogma dalla Chiesa , ovvero dai suoi vertici , non certo da Dio. Forse Gesù non provava un feeling speciale per la bella Maria Maddalena ? E che dire dei suoi apostoli ? Nel loro peregrinare non erano quasi tutti seguiti dalle loro donne ? Lo stesso Pietro , eletto da Gesù capo della Chiesa , non era forse sposato ?".
Queste erano le animate discussioni delle ragazze durante le pause tra una lezione e l'altra , mentre i pochi maschietti presenti non osavano prendere una posizione certa , seppure, timidamente, appoggiavano l'operato della chiesa .
Sylvia per lo più rimaneva in disparte .In quel periodo l'argomento” uomini” era tabù per lei , mentre apprezzava , con evidente interesse, le lezioni di filosofia del professore, che trovava attuali e approfondite. Finalmente un docente di qualità. Non solo conosceva a fondo la materia ,ma sapeva persino renderla stimolante . Chi l'avrebbe mai detto ? Nessun professore , fino ad allora, c'era riuscito!
La ragazza fece del suo meglio per coinvolgere le compagne nell'apprezzamento e nello studio della filosofia , mettendo in evidenza le qualità intellettive e formative del loro docente .Ma quasi tutte viaggiavano verso mete opposte alle sue .
Nel frattempo, il nuovo prof., che era all'oscuro delle animate discussioni delle ragazze sulla sua persona , aveva cominciato a mostrare interesse per la ragazzina seria che se ne stava seduta nell'ultimo banco in fondo all'aula .
Aveva notato la malinconia che incorniciava il suo bel viso e il fascino di quegli occhi neri , velati di tristezza che , raramente , si soffermavano su di lui , anche quando era intenta a seguire le sue lezioni .
Voleva sapere qualcosa di più su di lei ,desiderava conoscerla . S'informò presso le compagne , cercò di avvicinarla fuori dalla scuola, mentre lei s'incamminava verso la stazione insieme ad alcune compagne di viaggio. .
Anche il professore non era mai solo ; alcuni studenti gli facevano compagnia durante il percorso fino al treno .Di solito ,lui affrettava il passo ,con noncuranza, per cercare di raggiungere Sylvia e poi, quando si trovava quasi a ridosso , le rivolgeva qualche parola di cortesia , alle quali lei rispondeva laconicamente con un sorriso appena accennato.
Le ragazze non tardarono ad accorgersi dell'interesse del professore . per la compagna. Divennero sospettose e decisero di sorvegliarlo .
In effetti, durante la lezione , il suo sguardo si soffermava spesso su di lei, e non sembrava affatto uno sguardo casuale: dentro vi si leggeva una nota di tenerezza ed ammirazione .
Lo comunicarono a Sylvia che si mostrò sorpresa .Eppure non poteva non esserle sfuggito quel suo sguardo avvolgente , il calore e l'intensità di quegli occhi che si posavano sul suo volto, sulla sua persona,.e la scrutavano tutta ,come se volessero carpirle l'anima .
Dapprima indifferente , in seguito, la ragazza sembrò apprezzare l’interesse del professore. e finì per assumere un atteggiamento quasi civettuolo nei confronti del docente . Del resto la ragazza era abituata ad essere coccolata dai professori maschi , che non nascondevano un sentimento di simpatia per lei ,forse dovuto alla sua riservatezza e al suo aspetto indubbiamente piacevole .
Intanto, il professore continuava ,con alcuni intelligenti espedienti ,ad avvicinare la ragazza , anche solo per pochi minuti .Le parlava con voce suadente e premurosa, mostrando simpatia, comprensione e disponibilità.
Gradualmente e inconsapevolmente la ragazza gli si affezionò .
IL suo cuore era pur sempre affamato d'amore !

Il professore, il cui nome era Paolo , con il consenso di Sylvia , incominciò così a frequentare la sua casa adducendo comprensibili motivazioni . La figliola aveva bisogno di comprensione e di aiuto ed egli era pronto a tenderle una mano .
I genitori di lei , all'oscuro dei sentimenti della figlia , accettarono con sollievo il suo aiuto ,indifferenti alla curiosità manifestata dalla gente del paese nel vedere un uomo in tonaca andare spesso a far loro visita .I paesani s’interrogavano sui motivi per i quali quella famiglia che non aveva mai mostrato particolare simpatia per il clero , veniva visitata cosi spesso da uno di loro .
La madre di Sylvia, però, non tardò ad intuire ciò che era successo tra sua figlia e il professore. La scoperta naturalmente le provocò spavento e preoccupazione. Cercò subito di dissuadere la ragazza dal vederlo , prospettandole i gravi problemi e gli insidiosi ostacoli che quella relazione avrebbe fatto sorgere .
Naturalmente Sylvia ,come la maggior parte dei ragazzi della sua età ,non volle sentire ragioni .
Ormai si sentiva fortemente legata a quell'uomo che sembrava offrirle ciò di cui lei aveva un immenso bisogno : amore , dedizione,comprensione e una vita lontana da un padre che la discriminava e da una madre succube del marito .
Nemmeno per un istante, prese in considerazione le obiezioni sensate della madre che non sapeva come districarsi in quel problema piombatole addosso come un macigno.
Pensava alla reazione del marito , dei suoceri e alle chiacchiere della gente del paese .
Si sarebbe gridato allo scandalo e lei sarebbe stata colpevolizzata e biasimata da tutti e ancor più, lo sarebbe stata la sua figliola . Amava teneramente Sylvia , anche se era incapace di manifestarle il suo amore,e temeva che quella relazione proibita le avrebbe portato infelicità . .
La povera madre soffriva in silenzio temendo il momento in cui il marito sarebbe venuto a conoscenza del fatto .
Sylvia non s'accorgeva della sofferenza della madre, ma non avrebbe rinunciato al suo amore per nulla al mondo .
Ben presto, la situazione a casa della ragazza divenne insostenibile per Sylvia e Paolo che, non sopportando più a lungo la separazione e i continui sotterfugi per incontrarsi ,decisero di andare a vivere insieme, lontani dal paese, con grande dispiacere da parte della madre.
Sylvia , presa dall’amore per Paolo, egoisticamente , non si soffermò a pensare alla mamma Maria che sarebbe rimasta sola ad affrontare critiche e ingiurie , quando il paese fosse venuto a conoscenza della loro relazione .
Il piano di esecuzione della fuga fu organizzato in maniera perfetta da Paolo. In realtà non si trattò di una vera fuga , in quanto i genitori di Sylvia erano stati informati da Paolo che, grazie ad suo interessamento, era stata offerta a Sylvia una supplenza temporanea in un paesino in provincia di Alessandria , dove egli aveva ottenuto un incarico come insegnante .
Il padre, che aveva fiducia e stima del giovane docente , in buona fede , acconsentì a far partire la figlia .
Un inganno che fece soffrire la madre perché conosceva la verità . Ma cosa poteva fare contro la testardaggine della figlia ?
Conoscendo il carattere del marito ,la povera donna sapeva che se avesse parlato , la reazione violenta del marito avrebbe fatto sollevare uno scandalo e lei , insieme alla figlia sarebbero state bollate per sempre dal marito e dalla gente del paese .
Rimaneva in lei la speranza che, col tempo , quando Paolo. avesse sciolto definitivamente il suo contratto con l’Autorità ecclesiastica , le cose sarebbero migliorate e i due giovani sarebbero stati accolti senza scalpore .
I due innamorati se ne andarono , non senza preoccupazione , soprattutto da parte di Paolo, che essendo partito con una minorenne, temeva una incursione della polizia proprio mentre trascorrevano la notte in albergo .
Non fu una grande notte d'amore .Entrambi erano inesperti e alla loro prima esperienza Entrambi erano preoccupati delle possibili conseguenze del loro folle gesto .
Fortunatamente i timori si rivelarono infondati . Nessuno , a parte i genitori ,sapeva della loro partenza . Paolo aveva veramente organizzato tutto in modo perfetto.
La ragazza viveva l'avventura del viaggio come in un sogno :era giovane e irresponsabile e si lasciava guidare in tutto dal suo uomo, al quale si era affidata e del quale si fidava ciecamente .Già sognava la vita insieme al suo compagno. Amore , condivisione , comprensione .E loro due sempre insieme , tenendosi per mano ,per superare gli ostacoli e assaporare le gioie che avrebbero incontrato nel loro cammino .
Ma il sogno di Sylvia si sarebbe realizzato ?


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